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Autore eyes wide shut
hollyday77

Reg.: 19 Ott 2007
Messaggi: 104
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 25-10-2007 16:34  
Si sono d'accordo.
Però quella che vediamo non è la versione definitiva.
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W I FILISTEI !!!!!!!

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 25-10-2007 17:32  
quote:
In data 2007-10-25 16:34, hollyday77 scrive:
Si sono d'accordo.
Però quella che vediamo non è la versione definitiva.


Concordo con te. La versione che ci hanno propinato è diretta da Lando Buzzanca.
_________________

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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 20-11-2007 17:26  
L'AMORE AL TEMPO DELLA MORTE


E’ davvero ingeneroso giudicare questa ultima opera incompiuta di Kubrick (morto per infarto poco dopo la fine delle riprese) pensando possa essere una versione accettata dal regista, conoscendone la maniacale perfezione e le continue rielaborazioni al montaggio. I produttori della Warner e gli attori principali (Cruise e Kidman) giurano e spergiurano sulla totale attendibilità della versione proposta rispetto all’idea originale di Stanley Kubrick. Ma al di là delle operazioni di marketing e di lifting, si nota immediatamente che l’opera è ancora tutta da essere cesellata dal suo autore (come erano stati rimontati Shining e 2001). Certi dialoghi sono riportati integralmente (senza alcuna sforbiciata), la scena della seconda visita alla casa della prostituta e la telefonata alla paziente innamorata non avrebbero certo trovato posto nella versione montata dal maestro e probabilmente sulla riunione degli incappucciati c’è qualche lungaggine di troppo.



Nonostante gli evidenti limiti di una “Incompiuta” , il film rimane di notevole interesse e densissimo dal punto di vista tematico. Una coppia dell’alta borghesia new yorkese, lui Bill (Cruise) medico, lei Alice (Kidman) gallerista, vive la crisi del nono anno di matrimonio. Una festa a casa del Diavolo (Sydney Pollack) li scaraventa nel mare del dubbio e della tentazione. Un po’ di marijuana porta a livello di coscienza le incomprensioni e le frustrazioni della coppia: si scopre che la fedeltà coniugale della bella Kidman viaggiava su un filo sottilissimo. Sarebbe bastata una mossa ardita di un prestante ufficiale di marina e il povero Bill si sarebbe trovato solo con figlia a carico da mantenere.



E’ in questa scena che viene gettato il virus della insicurezza e della instabilità degli affetti: con l’istituto familiare cerchiamo di creare una sorta di baluardo contro il mondo. Ma il Mondo Cattivo cerca di contaminarci con tutte le sue perversioni e le sue sirene. Il sesso (quello mercenario, quello orgiastico, in entrambi i casi è strumento di potere di uomini verso altri uomini), la droga, la pedofilia (vediamo una Lolita quindicenne che, nella sua evoluzione al passo coi tempi, è sfruttata dal padre magnaccio), la follia, l’aids. Fuori c’è di tutto, le trappole mortali sono pronte a scattare, il confine tra la vita e la morte è labile, basta poco e ti trovi su un freddo tavolo di obitorio al posto di una donna bellissima dal corpo perfetto (che sembra impossibile sia priva di vita).


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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 20-11-2007 17:26  


Kubrick fa aleggiare un senso di morte dovunque, come una musica di Requiem. La stessa scena dell’orgia (scena assolutamente necessaria e fortemente simbolica) trasmette un senso di decadenza e di abbandono che è l’esatto opposto della gioia liberatoria del sesso. Sembra proprio che la congiunzione dei corpi non unisca, ma crei una barriera insormontabile tra soggetto e oggetto del desiderio, un desiderio di annullamento che è molto vicino al suicidio. L’estetica perfetta dei corpi si tramuta in un rituale di sacrificio mortale sottolineato da musiche tribali: le lobby di potere si incappucciano modello Klukluxklan, si mascherano per assumere il ruolo di carnefici senza pietà. Bill finisce al centro di questo rito dionisiaco più per ripicca verso il tradimento (sognato) della moglie Alice, più che per convinto cupio dissolvi. Ed è esemplificativo il fatto che Bill come i protagonisti dei bunueliani Il Fascino Discreto della Borghesia o dell’Oscuro Oggetto del Desiderio non riesca a concludere nessun rapporto amoroso (né con la paziente innamorata, né durante l’orgia, né con la prostituta).



Dicevamo del senso di morte. Il padre della paziente rigido sul letto, il corpo disarticolato e nudo della prostituta in overdose a casa di Sydney Pollack, il funerale-orgia nel palazzo del potere, lo stesso padre “protettore” della figlia ninfomane, il cadavere della prostituta dentro l’obitorio dell’ospedale. Tutto appare freddo, cadaverico. “Lucky to be alive” c’è scritto sul giornale in mano a Bill: e in effetti il suo tuffo nell’orrore del mondo rischia di essere senza ritorno. Mentre Alice rimane nel paese delle meraviglie solo sognate, Bill in una notte discende vari gironi infernali. Il suo maldestro tentativo di mascheramento viene immediatamente scoperto: la sua inesperienza lo fa diventare inerme di fronte alla setta dei mascherati che gli chiede la parola d’ordine per uscire dalla spirale dell’orrore. E’ facile perdere la strada, più difficile uscire dal labirinto delle passioni. La prostituta si avvicina a Bill e lo avverte del grave pericolo che corre: quello di perdere definitivamente sé stesso attraversando il punto di non ritorno.




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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 20-11-2007 17:27  
La relazione tra Bill e Alice è estremamente asimmetrica e il Doppio Sogno da cui prende origine la vicenda (il romanzo breve di Schnitzler) rivela due diversi atteggiamenti caratteriali. In Alice il primum movens è l’innamoramento, il colpo di fulmine improvviso che fa scatenare la immaginazione e la libido. Spesso davanti allo specchio, non sicura del proprio potere seduttivo, Alice avrebbe bisogno di conferme al di fuori dell’universo familiare. Però in Alice è sufficiente una visione ad occhi chiusi (un simulacro del reale) per entrare nel paese delle meraviglie dell’inconscio represso. Il sogno acquista in un secondo momento le connotazioni dell’incubo, proprio quando scatta il senso di colpa verso il marito Bill (l’accoppiamento con tanti uomini alla presenza del marito con tanto di risata orgasmatica). Per Bill Cruise il discorso è assolutamente diverso. Alla profondità e alle contorsioni oniriche dell’universo femminile fanno da controcampo le superficialità e gli impacci emotivi dell’universo maschile. Sono proprio gli occhi spalancati di Bill che trasformano la realtà circostante in un sogno cupo e angoscioso, è il suo mondo interiore di marito tradito a trasformare gli scenari circostanti in qualcosa di simile a funeral parties. E’ la visione completa, non censurata, che lui cerca per l’eccitazione. Ha bisogno di sensazioni organolettiche per la sua libido da selvaggio. Non c’è amore, non c’è sentimento, solo un sesso da bordello di lusso consentitogli dal suo potere d’acquisto in società (notate come ogni persona ha il suo prezzo). Alla fine dell’arcobaleno non c’è la continuità della vita ma l’ineluttabilità della morte. E il sesso invece di rappresentare simbolicamente la gioia di esistere si trasforma in una sorta di porta infernale verso il nulla.



Il finale del film è tutt’altro che consolatorio. L’universo familiare è stato violato dall’esterno: qualcuno ha fatto pervenire ad Alice la maschera che Bill ha indossato nel tentativo di vedere senza essere scoperto. Questo evento determina un rovesciamento dei ruoli: Bill si rende conto delle sue false sicurezze e si scioglie in un pianto sincero di pentimento, avvicinandosi all’universo della moglie. Ma Alice invece compie uno spostamento diametralmente opposto, facendo proprio il pragmatismo superficiale del marito (e forse anche le sue bugie). Si accorge di non esserne innamorata e cerca allora una seconda via per tenere in piedi il matrimonio: il sesso (“dobbiamo scopare”, anche se non viene specificato come, dove e soprattutto con chi…). La donna che fino a questo momento abbiamo visto merce di scambio nel mercato del sesso, alla ricerca della propria immagine allo specchio, adesso si ritrova a ricondurre il gioco tra le mura domestiche. Il cinismo di Kubrick è ai massimi livelli: il sicuro di sé Bill chiede alla moglie cosa si deve fare: la risposta di Alice sembra una di quelle iperpragmatiche proprie dell’universo maschile (utilizzandone pure il gergo). La loro figlia che cerca attenzione mostrando i regali di Natale interrompe più volte il loro discorso e non sembra un elemento di riunione ma di separazione: riversando le attenzioni sulla piccola forse si sono dimenticati di loro stessi, si sono irrimediabilmente perduti.



Occhi aperti, occhi chiusi, vedere, non vedere, chiudere gli occhi pietosamente, lasciarli spalancati nel buio. La realtà ci passa di lato e non riusciamo ad afferrare il senso. Il senso della visione sembra essere precluso da queste oscure intermittenze che lasciano solo intravedere, immaginare. Kubrick chiude il suo percorso (pur nella sua incompiutezza) con un estremo illuminante sberleffo, ma il titolo del film suggerisce infine qualcosa di molto autobiografico. Quegli occhi spalancati ma ciechi, non suggeriscono forse una premonizione di morte?

QUI

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Dottore, ridammi Euforia....Se nuoto nel fango è anche colpa mia...

[ Questo messaggio è stato modificato da: Skizotrois il 20-11-2007 alle 17:32 ]

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 20-11-2007 18:31  
io non riesco a vederlo....mi masturbo: che poi è un circolo vizioso.
_________________
Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 21-11-2007 17:43  
Cioè non riesci a vederlo perchè ti masturbi o ti masturbi perchè non riesci a vederlo?
O ti masturbi mentre lo vedi?

Potenza della Kidman!

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 22-11-2007 10:38  
quote:
In data 2007-11-21 17:43, Skizotrois scrive:
Cioè non riesci a vederlo perchè ti masturbi o ti masturbi perchè non riesci a vederlo?
O ti masturbi mentre lo vedi?

Potenza della Kidman!


un pò di tutto questo...te l'ho detto.
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Michael J. Fox
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Janet13
ex "vinegar"


Reg.: 23 Ott 2005
Messaggi: 15804
Da: Cagliari (CA)
Inviato: 08-07-2008 22:46  
Ho visto oggi, incuriosita dalla lettura di sfuggita qualche post da questo topic, Eyes Wide Shut e ne son rimasta colpitissima.
Impressionata dalla passione che straborda nelle prime scene con atteggiamenti, parole, sguardi in particolar modo della Kidman e incollata allo schermo per la grande sensualità e tensione sessuale sottolineata dalle note e dai ritmi inquietanti.
Un ritmo che giusto alla fine si smorza con un finale che ho trovato un po' debole, un po' costretto...


Una sola domanda, per chi magari capisce di cinema un po' più della sottoscritta (e non ci vuole molto): non so se sia già stato fatto notare, non so se qualcuno l'ha notato, comunque in qualsiasi inquadratura in cui fosse presente la Kidman il colore prevalente era il blu tendente al violaceo (indaco, forse?). Se non c'erano le luci di quel colore c'era un maglione, o dei libri, o dei quadri...
Sapreste spiegarmi se c'è qualche possibile motivo e quale, nel caso?
_________________
"Mi scusi ma... non m'ha già visto in qualche posto?"
"Ricordo il nome ma non la faccia"

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Skualo

Reg.: 01 Mag 2005
Messaggi: 758
Da: Venezia (VE)
Inviato: 08-07-2008 23:05  
Semplice utilizzo"connotativo/identificativo/iconico" (e ricorsivo) della fotografia e/o elementi scenici associati ad un un personaggio specifico.

Non chiedermi di spiegare, è uscito così.

Forse tu intendevi il significato intepretativo profondo?

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Janet13
ex "vinegar"


Reg.: 23 Ott 2005
Messaggi: 15804
Da: Cagliari (CA)
Inviato: 09-07-2008 00:18  
Mah, non saprei... è proprio quello che chiedevo. Se c'era una qualsiasi ragione d'essere.
Per cui la tua risposta dovrebbe andare...
_________________
"Mi scusi ma... non m'ha già visto in qualche posto?"
"Ricordo il nome ma non la faccia"

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 09-07-2008 10:32  
Ma Skualo non ha fornito una motivazione, ha solo dato un nome (inutilmente tronfio e accademico peraltro ) al fenomeno che hai rilevato.

Non saprei dartene una, l'ho visto troppo tempo fa.....
_________________
Silencio...

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Skualo

Reg.: 01 Mag 2005
Messaggi: 758
Da: Venezia (VE)
Inviato: 09-07-2008 10:49  
quote:
In data 2008-07-09 10:32, Fakuser scrive:
Ma Skualo non ha fornito una motivazione, ha solo dato un nome (inutilmente tronfio e accademico peraltro ) al fenomeno che hai rilevato.

Non saprei dartene una, l'ho visto troppo tempo fa.....




Vabbè, il regista ed il film sono troppo importanti per polemizzare.

Ti mando un PVT.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Skualo il 09-07-2008 alle 11:00 ]

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Fakuser

Reg.: 04 Feb 2005
Messaggi: 2656
Da: Milano (MI)
Inviato: 09-07-2008 11:01  
quote:
In data 2008-07-09 10:49, Skualo scrive:
quote:
In data 2008-07-09 10:32, Fakuser scrive:
Ma Skualo non ha fornito una motivazione, ha solo dato un nome (inutilmente tronfio e accademico peraltro ) al fenomeno che hai rilevato.

Non saprei dartene una, l'ho visto troppo tempo fa.....




Ha, hai reiterato un'inutilità aggiungendovi il nulla.
Ti rispondo con un'inutilità matematica.
Se la mia equazione dava 0 (x=0) ... la tua è "Y=x+1-1"=0 (parto contro Skualo, ma poi non aggiungo nulla).

E l'avevo pure specificato comunque.
E in più hai risposto, "non so che dirti"

Maestra: qual è la capitale dell'Argentina?
(Fak alza la mano)
Maestra: "Si, Fak"?
Fak: "Beh, non lo so".

Con affetto, cmq
Per il tronfio.. hai ragione cazzo (ci stiamo lavorando, ma sono incrostazioni calcaree dure da togliere )



Allora anche tu hai scritto un inutilità ben consapevole che lo fosse... quindi sei tanto pirla quanto fakuser.... peccato che io almeno ho dato a jan l'informazione che la tua risposta non valeva un cazzo... indi, nella fiera dei coglioni, io lo sono meno di te.
_________________
Silencio...

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Kubrick5


Reg.: 19 Apr 2006
Messaggi: 5694
Da: San Zeno (BS)
Inviato: 09-07-2008 11:44  
La fiera dei coglioni
_________________
Anche la follia merita i suoi applausi

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